25 ottobre: Cima Grem (giro ad anello 
                da Alpe Grina, Cima Grem, Baita Golla Alpe Grina)
                
                Si presenta un sabato soleggiato, 
                limpido e ben pulito dopo qualche giorno di pioggia che dava l'impressione 
                di essere già in pieno grigio, nebbioso autunno.
                Partiamo da Mozzo alle 7,30 per Gorno, nella valle del Riso, tra 
                la valle Seriana e la valle Serina; appena passato il centro abitato 
                del paese, la strada prosegue sempre più stretta, fino 
                a una quota di metri 1000 circa, dove troviamo delle piccole aree 
                per parcheggio auto, proprio vicino all'inizio del sentiero 260-263.
                La zona è libera, aperta e lo sguardo può già 
                spaziare a tutto tondo; fanno bella mostra di sé centinaia 
                di arbusti di rosa canina dove spicca il rosso vivo dei frutti 
                maturi, nonché i cespugli di ginepro dai colori verdi e 
                dalle bacche blu.
                Lasciamo a destra il sentiero per la Baita Golla, che faremo al 
                ritorno, e passiamo accanto ad una bella pozza-abbeveratoio "de 
                Fornàs".
                Proseguiamo per un po' nel bosco di conifere prima di affrontare 
                la ripida rampa che sale al rifugio Tellini posto ad una altezza 
                di 1647 metri, a fianco del quale vi è la Madonnina degli 
                Alpini, monumento dedicato per l'appunto a tutti gli Alpini.
                Oltre si tocca la piatta cima della Preda Balaranda (1653 mt.), 
                si perde un po' di quota, ma si riprende subito andando verso 
                il rifugio Mistri dalle belle porte e finestre azzurre, collocato 
                proprio sotto la lunga cresta del monte Grem, che custodisce una 
                piccola, buia grotta-pozza con acqua fresca di sorgente (probabilmente), 
                con tanto di caraffa metallica per le bevute.
                Ci si riposa un attimo prima di riprendere il sentiero 263-223 
                che ci porta in mezz'ora alla Bocchetta del Grem (metri 1976) 
                sita tra la cima Grem a sinistra e la cima Foppazzi a destra.
                La vista della Croce, trasportata a pezzi sulle spalle nel 1962 
                (anno un cui veniva eretta anche la nostra Croce sul Linzone) 
                in memoria di don Severino Tiraboschi di Gorno, ci sprona a salire 
                gli ultimi ripidi 80 metri e finalmente dalla cima si può 
                godere di un panorama semplicemente "meraviglioso".
                Tutte le cime del gruppo MAGA: Menna, Arera, bellissima in primo 
                piano, Grem e Alben, oltre ad altre numerose cime ben visibili 
                che ti sembra di essere sul tetto del mondo: come sono in basso 
                i paesi sottostanti! profondissimi.
                Foto di gruppo e qualche chiacchiera con i vari escursionisti 
                provenienti da altre direzioni; anche le campane dei paesi sottostanti 
                partecipano alla nostra gioia con suoni festosi che risalgono 
                la montagna segnalandoci che "è mezzogiorno"!
                Iniziamo la discesa verso la bocchetta di Grem con molta attenzione 
                perchè ci sono dei tratti in ombra ancora con della brina 
                che persiste rendendo il terreno scivoloso e quindi pericoloso.
                Raggiunto il "Mistri" decidiamo di proseguire verso 
                la baita Golla in posizione invidiabile ai piedi del monte Golla 
                per la meritata sosta pranzo.
                Fa caldo, molto caldo, il sole è troppo splendente.
                Dopo il pasto, iniziamo la discesa dalla baita Golla per chiudere 
                l'anello, ma non sempre su sentiero; un pò per scorciatoie 
                su pendii erbosi, un po' nel territorio dei cavalli al pascolo 
                e poi, addirittura per accorciare il percorso, nei pressi di una 
                baita deviamo decisamente a destra per tracce più o meno 
                visibili, risalendo un magnifico, verdissimo e fittissimo bosco, 
                con molti funghi, ma purtroppo non commestibili.
                Dopo aver "scollinato", ci troviamo di nuovo all'aperto 
                sul versante sud-ovest a riprendere l'ultimo tratto di sentiero 
                che sempre tra ginepri e rose canine, ci porta in 15-20 minuti 
                alle auto dove arriviamo verso le 15,30.
                Il Grem è una cima prevalentemente erbosa caratterizzata 
                da una lunga cresta nel versante sud-ovest mentre è molto 
                "vertical" nel versante opposto.
                E' noto anche per le sue miniere di calamina i cui resti e scarichi 
                ben visibili in lontananza, ricordano l'importanza e il valore 
                che aveva in passato l'attività mineraria per le popolazioni 
                di queste vallate.
                Bellissima escursione!!
                Molto conosciuta, apprezzata e soddisfacente in tutte le stagioni, 
                con svariati itinerari che passano tra baite, alpeggi e numerosi 
                specchi d'acqua naturale e pozze rotonde che sembrano fatte con 
                il compasso, utilissimi per la vita degli animali liberi e tuttora 
                al pascolo, che ti permettono di vivere e ammirare le nostre amate 
                montagne. 
                Sempre grazie a tutti per la bellissima giornata e ancor di più 
                per l'ottima consolidata compagnia.
                Dislivello 1000 metri circa in 5,30/6 ore di cammino.
                Alla prossima!