13 aprile: Monte Suchello m 1541

In questo periodo in cui il meteo si diverte a fare le bizze e le perturbazioni in quota portano ancora neve che poi in gran parte svanisce per il repentino cambio di temperatura e in pianura delle veloci piogge, noi aspettiamo ancora un attimo che si stabilisca in modo concreto la situazione meteo prima di portarci più in alto perché non ci dispiace affatto pestare la neve, ma meglio se è buona e divertente, quindi proseguiamo con il nostro programma che prevede la salita al monte Suchello a 1541 metri di quota.
Partiamo da Mozzo alle 7,30 per Costa Serina nella Val Serina posta tra la Valle Brembana e la Valle Seriana e lasciate le auto al parcheggino del Santuario della Madonna della Neve, iniziamo l'escursione su asfalto, in discesa perché il nostro sentiero (519/B) che risale la Valle del Ferro si trova più in basso rispetto al Santuario.
Iniziamo in leggera salita e ci sorprende subito la bellezza di questo bosco: pulito, arioso, respira con noi, anche se poco dopo si inerpica, zigzagando con più vigore, mantenendo sempre quell'aria mistica e selvaggia salendo senza tregua per qualche centinaio di metri fino a sbucare su un ampio prato con una bella baita alle propaggini dell'Alben.
Continuando tra qualche piccola pozza-abbeveratoio e dimora di girini e varie specie di animaletti arriviamo in località Roccolo Barbata a 1306 metri; qui una selletta funge da sparti acque incrociando il nostro sentiero che sale dalla Valle Serina con quello che sale dalla Val Vertova in Val Seriana (519), mentre un terzo sentiero, il 525, prosegue per raggiungere il Monte Alben.
Continuiamo sulla destra e tra varie postazioni di caccia (perfettamente tenute) sempre sul crinale, punto trappola per gli uccellini di passaggio, dalla forcella saliamo tutto d'un fiato gli ultimi 250 metri di dislivello, con fatica perché il sentiero non ti dà respiro e quindi devi fermarti a prendere aria, ma appena usciti da questa ripida balza in prossimità del rifugio che stanno ancora sistemando, pur non essendo ad una quota elevata ci si presenta un meraviglioso panorama.
Davanti l'intero massiccio dell'Alben in tutta la sua grandezza e le varie alture della media valle Brembana, il Giogo, lo Zucco e in lontananza il Grignone parzialmente imbiancato.
La Croce di vetta è una decina di metri più sopra dove ci sono delle comode panchine che vengono subito occupate dalla compagnia; da qui osserviamo le cime della Cornagera, il Poieto, zone collegate sempre dal sentiero 519 (Aviatico-Selvino- bivacco Testa) con le sue variante A/B per Costa Serina.
Non è ancora mezzogiorno, ma qualcuno comincia a mangiucchiare qualcosa e… dai e dai alla fine, sarà la temperatura ottimale, sarà il panorama, l'atmosfera in generale, la comoda postazione che più nessuno si muove.
È quasi strano vedere gli atleti-escursionisti che invece arrivano con un passo ben deciso facendo anche giri molto lunghi e proseguire guardandoci con curiosità, ma oggi ce la prendiamo proprio comoda.
Dopo le foto di rito ai piedi della Croce di vetta, scendiamo con sentiero più breve direttamente a Costa Serina: anche questo inizialmente abbastanza ripido ma bello, anzi bellissimo.
Ora fa più caldo e si sosta volentieri alla fresca ombra di qualche pianta.
Dopo un'oretta il sentiero si spiana e abbandona il bosco, supera i verdi prati Aral e costeggia una casa antica ben ristrutturata con tanto di fontanella e acqua di sorgente.
Diamo ancora un'occhiata alla nostra cima appena salita e siamo soddisfattissimi dell'escursione che stiamo per concludere; nel giro di 20 minuti infatti siamo alle macchine.
Questo itinerario lungo la Valle del Ferro era nuovo per quasi tutti ed è stato bello scoprirlo anche se qualche volta siamo stati sulla cima provenendo da altri sentieri.
Ora bisogna chiudere la giornata in bellezza; ci fermiamo in un bar dove fa bella mostra di se un lavoretto in legno di fede Atalantina che segna le 14,45 e tutto quello che consumiamo sembra essere più buono.

Oggi è una giornata meravigliosa, rilassante, con un dislivello di circa 800 metri e appena 4,30 ore di cammino, ma che in questo momento vorremmo non finisse mai.

Alla prossima!

 

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