14 maggio: Lavagna - Sentiero dell'ardesia

L'uscita a Lavagna è un'escursione fuori programma, proposta quasi timidamente per riprovare le emozioni di una autentica "Monti al Mare" che per varie ragioni, soprattutto per il COVID 19, non abbiamo fatto da alcuni anni.
Le previsioni meteo sono incerte fino all'ultimo momento, sono molto variabili e possiamo solo pregare che non siano pessime.
Con questa speranza nel cuore partiamo da Mozzo alle 6 con un comodo pullman per la bella cittadina di Lavagna, situata nella piana alluvionale del torrente Entella lungo la costa della Riviera di Levante nel Tigullio orientale a est di Genova.
L'abitato odierno si sviluppa oltre a quello storico medievale, lungo il suo entroterra chiuso da una serie di colline che percorreremo oggi facendo un bellissimo giro ad anello.
Una breve sosta sull'autostrada verso le 8 per la colazione o un buon caffè che aiuta a svegliarci del tutto. Continuando il viaggio e avvicinandoci alla nostra meta, la pioggia diminuisce, le nuvole si schiariscono, si alleggeriscono e arriviamo così alla Basilica di San Salvatore dei Fieschi di Cogorno dove iniziamo il nostro percorso, ma non prima di averla doverosamente visitata.
E' una delle più belle, antiche e importanti della Liguria, molto particolare.
Sinibaldo della casata dei Fieschi, eletto Papa nel 1243 col nome di Innocenzo IV è considerato il fondatore della Basilica e il nipote "Ottobono" anche lui eletto Papa col nome di Adriano V ne ha completato l'opera.
La storia della Basilica che il Parroco gentilmente ci apre in via eccezionale, è lunga con molte vicissitudini che coinvolgono anche Federico il "Barbarossa", ma la particolarità è l'utilizzo della nota Pietra-Ardesia di Lavagna, caratteristica della zona, ricavata dalle cave per lo più situate sui crinali dei monti e che le "Lavagnine" le donne di allora, portavano a piedi nudi fino al porto.
Una parte del nostro gruppo, quello turistico "spiaggiatori", torna con il pullman alla vicina Lavagna per proseguire le visite, approfittare della spiaggia per relax o altro, mentre il gruppo escursionisti "camminatori" inizia il giro prendendo il cosiddetto "Sentiero dell'ardesia".
Sono quasi tutti stretti questi sentierini, soffocati dalla prepotenza rigogliosa, lussureggiante della flora, con erbe profumate ed un'esplosione di colori dei mille e mille fiori che ti rallegrano il cammino fino ad arrivare alla chiesa di San Giacomo dove è in corso la premiazione di una gara podistica tenuta dal Sindaco Gino Garibaldi che si intrattiene garbatamente anche con noi.
Proseguiamo ora sulla dorsale molto ampia e la vegetazione lascia spazio al panorama con vista mare.
Arriviamo quindi sulla cima del monte Capenardo, 693 metri dove troviamo solo una rotonda piattaforma con la rosa dei monti, facciamo il segno della Croce e sostiamo per il pranzo godendoci oltre allo splendido panorama un piacevolissimo tepore solare.
Proseguendo sempre sul crinale in circa un quarto d'ora raggiungiamo il culmine massimo della nostra escursione: siamo sulla cima del monte Le Rocchette a quota 701 metri s.l.m.
Iniziamo ora la discesa che si snoda ancora su antichi tracciati, spesso scalinati con fondo in
"pietra-ardesia" e circondati da muretti a secco; il percorso è ripido e veloce, ma le lastre d'ardesia che calpestiamo, se bagnate diventano assai scivolose e il pensiero non può che correre verso le povere "Lavagnine" che percorrevano questi sentieri con carichi fino a 50 Kg.
Scendendo verso il mare il nostro percorso incontra piccoli borghi (Crocetta e Santa Giulia) sorti su panoramiche terrazze naturali dove sostiamo brevemente per ammirare il bellissimo paesaggio.
Giungiamo ora nella cittadina di Lavagna che attraversiamo fino alla stazione ferroviaria dove ci aspetta il gruppo dei turisti e ora… siamo tutti "al mare".
Tempo per un bagno rigenerante, acqua stupenda e per niente fredda su una spiaggia sassosa e vuota, alle 16 del pomeriggio ancora inondata da un tiepido sole (la giornata però, dicono è sia stata "nuvolosamente" variabile).
Nel ritorno, come tradizione del GEM, sosta in autostrada per spuntino-cena; in un attimo l'organizzazione GEM imbandisce tavolini con ottime cibarie con tanto di cous cous molto gradito, il tutto accompagnato da ottime bevande.
Non dimentichiamo che oggi è la festa della "Mamma" e l'organizzazione stupisce le signore presenti offrendo loro un affettuoso e appropriato presentino.
Arriviamo a Mozzo attorno alle 21 felicissimi della bellissima, lunga, giornata, vissuta pienamente e assistiti da una "gran sfacciata" fortuna che ha tenuto lontano la pioggia, assieme ai "Gloria" recitati stamattina a San Salvatore che vogliamo credere abbiano anche loro contribuito in qualche modo.
Comunque la camminata è durata più di 5 ore con un dislivello di 700 metri circa.
Dei resti delle famose cave di ardesia però nessuna traccia perché ormai fagocitate dalla copiosa vegetazione; in compenso ci siamo goduti tutto il percorso senza incontrare "traffico" (forse per la giornata a rischio pioggia) salvo un ciclista incrociato lungo la dorsale e il proprietario di una bella casetta con frutteto.

Alla prossima!




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