26 marzo 2022 - Cima Grem

La salita al Grem è da sempre una bella escursione adatta soprattutto agli scialpinisti che in questo periodo dell'anno di solito molto attivi.
Purtroppo, le eccezionali nevicate 2020/2021 quest'inverno non si sono ripetute e in montagna si cammina su terreni asciutti e sgombri di neve.
Programmata per lo scorso 20 marzo, le previsioni meteo piuttosto incerte consigliavano un rinvio: da qui la decisione del posticipo di una settimana.
Saliremo dalla località Grina, curiosi di vedere come è questo itinerario dato che quasi tutti noi siamo sempre saliti da Oneta o da Zambla, anche da Gorno, ma non per il sentiero che ci proponiamo di percorrere oggi.
Partiamo da Mozzo alle 7 per la Val del Riso nella Valle Seriana Superiore (Ponte Nossa) e procediamo fino a Gorno seguendo una lunghissima stradetta, nonché via Plicosa Basello e arriviamo in località Grina dove parcheggiamo.
Siamo già in bella posizione aperta dominante sulla vallata di fronte all'Alben.
In lontananza vediamo i resti delle miniere di zinco già attive in epoca romana quando i condannati venivano mandati qui a "cavar metallo".
L'attività estrattiva ha proseguito saltuariamente e le miniere sono state visitate perfino da Leonardo da Vinci quando era ingegnere governativo e nel 1900 si cominciò a produrre blenda e calamina per finire tutto il 12 gennaio 1982: ora però c'è un bel museo interessante a ricordo del passato.
Alle nostre spalle inizia il sentiero per il monte Golla e Grem; superata la Pozza Fornas (una delle tante) continuando a salire abbandoniamo alcuni abeti e al bivio lasciamo anche il sentiero 260 per la cima Golla e proseguiamo lungo il 263 diretto alla nostra cima Grem, inoltrandoci in una bella abetaia con capanno di caccia per arrivare alla Forcella Alta, mt. 1440, un'oasi verdeggiante.
Avanti, avanti per ripido pendio ci si presenta un grazioso bivacco, il Telini chiamato anche degli "Alpini", dove al suo interno su un muro, fa bella mostra di sé un vecchio fucile della Prima Guerra Mondiale.
A protezione degli Alpini e della vallata sottostante è stata messa una Madonnina che si vede già da molto lontano.
Dal bivacco procediamo su una pianeggiante dorsale erbosa fino al rifugio Mistri - Baita Alta di Grem.
Altra breve sosta e ora diritti verso la nostra meta con sentiero 223 che ci porta alla bocchetta e per ultima ripida salita in condizioni variabili tra chiazze di neve, palta ed erba insidiosa, arriviamo alla Croce di vetta a 2049 metri, dove ammiriamo il bellissimo panorama (anche senza neve).
La lunga dorsale della nostra cima, le creste dell'Alben, il Menna che con l'Arera formano le maggiori cime a cavallo della Val Serina e Val Seriana (M.A.G.A.).
Scendiamo con la massima cautela di nuovo alla bocchetta e mantenendo quota potremmo arrivare direttamente alla baita Golla, ma preferiamo arrivarci dal bivio nei pressi della precedente baita Mistri godendoci il passaggio sulla poca neve che copre ancora il percorso piuttosto ondulato e un po' selvaggio, ma estremamente affascinante.
La giornata è calda e soleggiata e alla baita alcune persone si godono il tepore del sole: che meraviglia!!
Si pranza e si chiacchiera come amici da sempre e purtroppo è ancora molto vivo il ricordo della sciagura causata dalla pandemia Covid 19 che ha toccato tutti quanti.
Scendiamo a fondo valle e risaliamo l'altro versante che attraverso il bosco ancora fiorito di enormi e bianchissimi ellebori e ricco di abeti ombrosi e odorosi ci riporta sull'ultimo tratto del percorso che si svolge all'aperto tra pascoli che caratterizzano tutto il Grem, come le varie pozze per l'abbeveraggio del bestiame dal quale si ricava il latte per la produzione di ottimi formaggi.
L'escursione è stata molto molto bella e appagante e si conclude con ottimi caffè, birre e… qualcuno ha fatto anche una bella scorta di pasticcini.

Sei ore scarse di cammino con dislivello di circa 900 metri.

Alla prossima!



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