20 novembre 2021 - Monte Redondo m. 1799

Un fuori programma veramente azzeccato: Monte Redondo metri 1799 nella bellissima Valle Seriana.
Questa escursione che sappiamo essere interessante, l'abbiamo inseguita per diverso tempo; già programmata nel 2019 ma non terminata per troppa neve, riprogrammata nel 2020, ma complice covid 19 sospesa e tenuta in caldo per l'occasione opportuna che si presenta ora in questo periodo di vuoto in attesa dell'avvio del programma 2022.
E bene abbiamo fatto!!
Partenza da Mozzo alle 7,30 per Gromo-Spiazzi dove più volte ci siamo diretti ma sempre con destinazioni verso le cime più note: il Vodala con il suo omonimo rifugio e il Timonio mete ambite soprattutto dagli scialpinisti e ciaspolatori, la vetta del Benfit, delll'Avert, ecc., ma non conoscevamo affatto la zona del Redondo.
Iniziamo quindi il cammino con una certa curiosità, il sentiero è opposto al nostro solito e parte dal lato destro del parcheggio inoltrandosi nel bosco su pendenza lieve, parallelo alle piste.
Poco dopo la pendenza aumenta velocemente e con lunghissimi traversi in circa 40 minuti ci porta all'arrivo della seggiovia Costa Gosa dove lasciamo il bellissimo bosco fitto fitto i cui alberi svettano spogli verso la luce e ci permettono di respirare il loro rilassante e benefico profumo.
Poco dopo sostiamo presso la caratteristica "Baita Spiazoli" che sul tetto ha particolari comignoli a forma di Alpini con tanto di cappello e bandiera.
Giunti al bivio per il rifugio Vodala seguiamo la freccia per il nostro "Redondo", contorniamo una parete fino ad una radura dove il panorama comincia ad aprirsi anche verso la pianura: saliamo con un po' di fatica un "panettone" e nella radura soprastante il panorama si apre ancora di più e scorgiamo in lontananza il Lago d'Iseo con Montisola al centro che emerge dalle nebbie lacustri.
L'ultimo tratto ci impegna lungo una cresta erbosa piuttosto esposta e con pendenza elevata fino all'ampia cima erbosa a 1799 metri di quota.
Il panorama è semplicemente immenso e lo sguardo sale dal fondo valle fino alle cime dei giganti delle Orobie in un susseguirsi di montagne: dalla catena del Fop, del Secco, del Pradella fino Diavolo, al Redorta, al Coca, al Torena e oltre il Timonio la cresta che dalla Valzurio sale alla Regina delle Orobie: la Presolana, Insomma un tripudio di cime per lo più innevate con un cielo azzurrissimo che fa da sfondo.
La nostra cima però è priva della Croce di vetta che si trova invece su di uno spuntone a picco sul nulla un poco più basso della vetta, separato da questa da una breve ma insidiosa ed espostissima crestina erbosa (Gigi per ogni evenienza ha comunque con se la corda).
Dalla cima, questo terrazzino naturale sembra la prua di una nave sospesa sopra la valle dove la statua della Madonna che accompagna la Croce sembra una polena benedicente; vogliamo raggiungere questo punto, ma per l'esiguità dell'area dobbiamo farlo a piccoli gruppi.
Questo è uno dei punti più panoramici delle Orobie ed è una fortuna averlo raggiunto oggi in una giornata calda, soleggiata e luminosa, che ci permette di godere questa meraviglia che sorprende anche Diego che da queste parti non era mai venuto.
Ritorniamo con la massima attenzione al bivio e proseguiamo verso rifugio Vodala dove ci attendono le escursioniste che sono salite lungo il bellissimo Sentiero delle Malghe e tutti insieme ci accomodiamo per pranzo-condivisione (condivisione "dolciaria" soprattutto).
Si starebbe qui volentieri per ore, non c'è vento né freddo neppure nebbia: cosa pretendere di più, ma bisogna decidersi a scendere.
Per un pizzico d'avventura in più scendiamo lungo il sentiero dedicato alle Mountain Bike (oggi non ci sono): bello sì ma appunto più adatto alle bici che ai camminatori, ma arriviamo comunque al parcheggio chiudendo così il nostro bellissimo giro ad anello.
Il bar aperto proprio in corrispondenza del parcheggio è un invito irrinunciabile per Il caffè, la cioccolata (con panna) o la birretta.
Troviamo un po' di rallentamento verso Albino-Bergamo e arriviamo a Mozzo alle 16.

Dislivello 700 metri, salita in due ore circa, totale percorrenza 5/6 ore (più o meno).
Ottima, ottimissima giornata.

Alla prossima!!


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