Settembre - Val Badia

Già dalla programmazione gite per il 2019 avevamo pensato, nella ricorrenza del 30° GEM, di fare qualcosa di significativo, un'escursione particolare che desse segno di vitalità del Gruppo.
Si scelgono subito le Dolomiti, mentre la data e la località vengono scelte più avanti per trovare una soluzione che possa accontentare tutti, escursionisti e turisti: soluzione che trova in Corvara in Val Badia la giusta soluzione.
Aspettiamo con ansia questo evento e intanto si progettano varie escursioni: il primo giorno arrivando al Passo Gardena si potrebbe fare subito il Gran Cir (2592 metri), una bella piramide rocciosa, con un avvicinamento rapido e con 500 metri circa di dislivello caratterizzati anche da una via attrezzata, non difficile ma bella.
Il secondo giorno sabato 7 settembre perché no: il Sassongher 2645 metri, il simbolo alpino di Corvara, dato che alloggiamo lì.
Sovrasta il paese di un buon chilometro, fattibile a tutti e di grande soddisfazione per tutti noi che consideriamo questa l'uscita celebrativa del trentesimo, perché poi alcuni torneranno a casa la domenica e per i giorni successivi chi rimane avrà modo di sbizzarrirsi con altre cime, rifugi o passeggiate.
Sfortunatamente però, il meteo non la pensa come noi; una settimana prima le previsioni promettono acqua, acqua e ancora acqua e non cambia di una virgola; noi speriamo che la perturbazione si possa spostare un po' ma…
Venerdì 6 settembre partiamo con cielo nuvoloso, evitiamo la coda per incidente appena entrati in autostrada, ma non possiamo evitare il maltempo, comincia a piovere e a farsi sentire l'aria fredda: è così che ci accoglie la Val Badia.
Al Passo Gardena non si vede proprio niente, neppure il Gran Cir, solo nuvolone basse e acqua; ci accontentiamo per oggi di visitare Corvara.
Sabato?
Sotto una pioggerella leggera da Badia andiamo al rifugio "LA CRUSC" sotto il massiccio omonimo con la bella antica chiesina e rifugio (ex convento e altro), dominato da ben tre croci: molto, molto bello.
Al ritorno ci fermiamo alla stazione intermedia della seggiovia, visitiamo il parco giochi, interessante la pista di biglie in legno, e visto l'orario, anche per un buon piatto.
Una leggera pioggerella va e viene, ma è la notte del sbato e la domenica mattina che la perturbazione si scatena su tutto il nord Italia imbiancando le cime e mettendo in difficoltà chi torna a casa e trova le strade intasate.
La domenica qualcuno cerca lo stesso di fare due passi, magari su ciclabile che è più semplice, ma rientra velocemente in albergo perché l'acqua è "troppo bagnata" anche qui.
C'è chi invece sfrutta la mattina visitando Brunico (davvero bella, ne è valsa la pena), ma dato che i bar nel centro storico sono chiusi, si torna decisamente in albergo per un comodo spuntino: momento di condivisione, della umida situazione.
Dopo le calde bevande c'è chi ama rilassarsi e riposa mentre Anna speranzosa decide di uscire; ci sarà qualche sentiero vicino che porta da qualche parte.
Infatti prende il n. 28 e segue la freccia "cascate del Pisciadù - 50' "; non piove più quindi considera questo segno come auspicio a proseguire.
E' una sterrata nel bosco ai piedi del Pisciadù, molto bella; con passo veloce in breve Anna arriva alla prima cascata, tocca la sua acqua e molto soddisfatta ritorna in albergo ancora in tempo per un bagno turco e idromassaggio.
Parecchie persone passeggiavano su questa sterrata nonostante l'ora ormai tarda del pomeriggio.
Lunedì il tempo migliora, sole e freddo, ma purtroppo un altro gruppo oggi torna a casa e chi resta fa una bella escursione andando fino al rifugio Franz Kostner Al Vallon calpestando la prima neve della stagione.
L'indomani martedì sulla strada del ritorno, al Passo Gardena chi è rimasto ha la fortuna di salire finalmente al Gran Cir approfittando della bellissima giornata e godendo del magnifico panorama.
Nel complesso abbiamo riposato, passeggiato, mangiato molto bene e comunque in bella e simpatica compagnia.
Può capitare, come effettivamente è successo, che il maltempo non ti lascia fare quello che vuoi, ma le Dolomiti sono belle anche in questa veste; nuvolosa e misteriosa e poi di colpo brillante con le sue cime imbiancate e prati verdissimi.

Le Dolomiti, le Montagne, non finiscono e non finiranno mai di stupirci e incantarci.

Alla prossima!


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