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ESCURSIONE GEM 2014 del 28 SETTEMBRE
CRESTE INTEGRALI DEL RESEGONE (SUD-NORD)
Nel
mese di aprile avevamo effettuato il periplo del massiccio del Resegone,
da Brumano a Brumano. Dopo aver ammirato alla base i canaloni, i
bei boschi, le guglie ,i pinnacoli e tutto il resto, vogliamo ora
tornarci in modo diverso.
Infatti ripercorriamo il sentiero nel bosco, rivediamo il "Faggio
Monumentale" sempre bellissimo e ancora verdissimo, superiamo
il passo della "Porta" e arrivati a "La Passata",
storico passaggio fra Valle Imagna e Val d'Erve dove un antico cippo
ne testimonia il confine tra Repubblica di Venezia e Ducato di Milano,
prendiamo il sentiero per le creste che inizia superando un dislivello
di 400 metri e che ci porta alla prima cima, la Quarenghi mt.1636,
dedicata all'illustre Giacomo.
Restando più o meno in quota e con su e giù a volte
esposti, continuiamo per la cima Piazzo (1640), il passo dei Solitari
poi il Pizzo Brumano (1756), via via su divertenti roccette per
altri pizzi e torrioni. La nebbia che non si decide ad andarsene
ci garantisce uno spettacolare scenario dantesco e anche le voci
degli escursionisti che ora sentiamo sono attutite e capiamo che
stiamo arrivando al rifugio Azzoni (molto affollato).
Sono le 11,15 e camminiamo da quasi 4 ore, tocchiamo ovviamente
la punta più alta del massiccio, la Cermenati (1875) e dopo
le foto ricordo, qualcuno della compagnia ci deve lasciare per impegni
e torna a valle. Mentre adesso ci apprestiamo a percorrere le "Creste
Nord", dapprima discesa in picchiata, poi superiamo la selletta
del famoso canale Comera e di nuovo su, sulla punta Manzoni (1801),
poi il Dente - Cima Pozzi e quando sei in cima ne scorgi un'altra,
il "Pan di Zucchero", ma non è ancora finita; più
in là c'è il Pizzo Morterone, l'ultimo dei 13 famosi
torrioni dirupati del Reseda o Munt Serada, come era chiamato un
tempo dai locali.
Finalmente la nebbia si dirada e scorgiamo un paesaggio suggestivo,
selvaggio, dolomitico; in lontananza nel verde il paese di Morterone.
In breve arriviamo al Passo del Giuff , pranziamo, e adesso il sentiero
tranquillo, quasi pianeggiante ci facilita il percorso.
Sosta obbligatoria e meritata al nuovo rifugio Resegone poi nel
giro di mezz'ora siamo alle macchine.
Escursione bella, impegnativa e molto gratificante.
Il Resegone è considerato il vero simbolo di Lecco per via
del Manzoni e i suoi "Promessi Sposi" ma il versante bergamasco
è senz'altro il simbolo dell' IMAGNA.
Dislivello effettivo 1500-1600 metri. Tempo impiegato totale circa
6-7 ore
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