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TERZA ESCURSIONE GEM 2012 – DOLOMITI - BRAIES (BZ)
SPIRITO GEM: QUATTRO GIORNI INDIMENTICABILI
E quando parlo di spirito, detto da me, Carlo, grande bevitore di birra, non intendo certo parlare della mia bevanda preferita.
Anche quest'anno è giunta l'ora della partenza. Le Dolomiti ci aspettano: Braies…arriviamo!
Quattro giorni (per me, ma per i più fortunati, sei/sette giorni) di pura montagna, quattro giorni con gli amici, quelli con la A maiuscola, quelli che prima di chiedere danno.
Quelli che si divertono solo divertendo.
Giorni felici, spensierati, con le menti libere dalle quotidiane riflessioni, lasciate naturalmente a casa, chiuse a chiave.
Giorni in cui lo spirito GEM prevale e lascia spazio a semplici risate che riempiono l'aria, risate che, trasportate dal vento, raggiungono le vette più alte, le vette di tutti i giorni, quelle che dovremmo sempre raggiungere e che dovrebbero prevalere su tutto e su tutti.
Non voglio parlare dei meriti delle singole persone e dell'impegno di chi si è prodigato nell'organizzazione, anche se ci sarebbe molto da dire e da elogiare.
Voglio solamente parlare della serenità, dell'armonia, della solidarietà, della genuinità e dell'amore che hanno accompagnato ogni istante di questi giorni fantastici.
Non parlerò delle gite, fantastiche avventure nel gelo dell'inverno che hanno soddisfatto un po' tutti.
Un primo pensiero va a Palmiro, Ornella, Renato e Teresa che per cause di “forza maggiore” non sono riusciti ad essere dei nostri: sarà per la prossima volta! Ci contiamo!
Voglio, invece, con tutto me stesso raccontare degli sguardi felici che ho visto, di Chiara, la “Mary Poppins” del gruppo.
Dell'entusiasmo di Clelia, l'indomita del gruppo, della tenerezza e tenacia di Claudio, della costanza e saggezza di Arturo.
Di Luca Selvadec, “l'uomo nero” (non solo per la sua perenne abbronzatura!) che nonostante tutto ha saputo affrontare con spirito intelligente il suo percorso automobilistico mettendosi in ogni caso a disposizione per le gite.
Della genuinità e riservatezza di Michela.
Del vigore di Luca “uomo bionico”, che avrebbe potuto fare tre volte tanto ma è rimasto sempre con noi!
Dell'altruismo di Vito, che con i suoi “laccetti” è famoso per le riparazioni istantanee di pelli staccate.
Dei ciaspolatori, che vedevamo solo a colazione, all'après sky e a cena, che hanno largamente contribuito a rendere la combriccola un po' meno esuberante grazie alla loro equilibrata presenza.
Dei “fondisti” che hanno saputo alternare passi di sci a piatti di gastronomia locale, nonostante il freddo pungente.
Questo è quello di cui ho voluto parlare, quello che mi sentivo di dire e che mi porterò sempre dentro al cuore. Ricordi legati a gesti, a persone, a silenzi e a momenti davvero unici e indimenticabili, vissuti con vera semplicità.
In tutto questo mio raccontare non ho citato volutamente le persone a cui sono più legato, con le quali vivo e condivido ogni momento la loro presenza con sentimenti esclusivi e particolari.
Con le parole non riuscirei a rendere merito al loro modo di essere.
Grazie a tutti per avermi dato l'opportunità di trasmettere nero su bianco le mie emozioni, ma soprattutto grazie per avermi emozionato e divertito.
Alla prossima!
Carlo Agazzi
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