3 maggio: Rifugio Rosalba m 1730
Questa volta non ci sono sorprese
o repentini cambiamenti meteo, quindi possiamo andare sicuri avendo
anche l'informazione del rifugista che ci assicura che i sentieri
sono asciutti e perfettamente percorribili.
Partiamo da Mozzo alle 7,30 direzione Piani di Resinelli-Ballabio-Lecco,
tra la Valsassina e il lago di Como, nel complesso delle mitiche
Grigne.
Troviamo una infinità di auto già parcheggiate e
ancora in arrivo; ovviamente sono molte le partenze dei sentieri
per i vari itinerari, di conseguenza sono moltissimi anche gli
escursionisti, alpinisti e scalatori.
Ci portiamo più avanti nei pressi del vecchio rifugio Alippi
da dove parte il nostro sentiero (siamo nel comune di Mandello)
e sistemiamo le auto al meglio lungo la stretta strada; finalmente
inizia l'escursione alle 9,15.
Si entra in un bellissimo rassicurante bosco di faggi tappezzato
da ranuncoli, anemoni, pervinche e altri fiorellini, ma presto
il percorso diventa scosceso, seguendo i contorni della montagna,
scavalcando sassoni o radente a rocce a picco fino al bivio dove
i "velocisti" si fermano (galantemente): "Anna,
aspettiamo te per decidere quale sentiero prendere".
Sicuramente non possiamo che salire lungo il "Sentiero dei
Morti", il più adrenalinico, il più diretto,
visto la temperatura gradevole di oggi, quindi anche faticando,
si può salire con tranquillità.
Comincia subito ad inerpicarsi, curva contro curva, ma siamo ancora
nel folto bosco e non ci si fa caso, ma appena sbucati e arrivati
su un poggio, ci si rende conto del vasto e bellissimo panorama.
Dietro molto in basso, parte del lago di Como, il Triangolo Lariano
con i Corni di Canzo (si vede anche il rifugio SEL), mentre davanti
e sopra di noi in bella vista il nostro Rifugio, tutto rosa, sembra
di toccarlo; sul versante sinistro il percorso delle Foppe, ben
visibile per via del gran movimento di persone (anche) rumorose.
Il nostro sentiero continua sempre più ripido sul bordo
di un canalone fino al punto critico dell'attraversamento dello
stesso attrezzato con corde fisse; scorgiamo sul bel torrione
alla nostra destra degli scalatori, forse alle prime armi, che
procedono lentissimamente.
I sentieri si riuniscono appena sotto il Rifugio, ma poco dopo
si diramano in diverse varianti e non sai più quale sia
la più giusta.
Sbuchiamo finalmente sul terrazzamento dove c'è lo storico
rifugio del Gruppo delle Grigne, a 1730 metri di quota ai piedi
della Grignetta, situato presso il Colle del Pertusio sulla dorsale
erbosa che scende dalla Grignetta verso il lago di Lecco, circondato
da curiosi monoliti calcarei che sbucano come funghi dall'erba
e da torrioni dalle pareti ripidissime (splendido e famoso "Il
Cecilia").
Incredibile affollamento, escursionisti appollaiati in ogni dove
o accomodati ai tavoli all'interno e all'esterno del rifugio e
devi fare la coda anche per il caffè; comunque il panorama
è semplicemente meraviglioso, ti rapisce l'anima, suggestiva
anche la vista verso la Grigna Settentrionale e lo Zucco Pertusio.
Ritorniamo lungo il sentiero delle Foppe, quello "normale"
che è molto simile a quello "dei Morti", molto
ghiaioso con le solite curve e controcurve, ogni tanto qualche
tratto pianeggiante e tra una battuta e l'altra smorziamo la tensione.
Quanta gente ancora che sta salendo e per fortuna è tutto
bello asciutto; molto pericoloso sarebbe se bagnato.
Arrivati al bosco di faggi di stamattina chiudiamo il giro ad
anello: è così verde, così rilassante che
rallentiamo addirittura il passo per goderci la sua frescura il
più possibile.
Non c'è un filo d'acqua tra le rocce calcaree, si sa pertanto
sembra quasi strano sentirne il rumore e trovare un fosso e un
tubo d'acqua fresca, proprio vicino alle auto: naturalmente irresistibile!
Ci togliamo dal traffico e ci fermiamo a Cisano per la sosta caffè
e bibite e per imprimere nella mente l'escursione bella, bellissima,
molto adrenalinica appena fatta.
Anche se la danno in 2 ore circa, la salita è durata dalle
2,15 alle 2,30 e altre due ore circa la discesa.
Giornata molto piacevole grazie all'ottima compagnia che dà
un tocco in più all'esito della camminata.
Dislivello totale positivo circa 700 metri, però "VERTICAL".
Alla prossima!